Siamo tutti
consapevoli che le conquiste dei territori dei paesi nemici e non avvenivano con lunghe, violente e
distruttive guerre. Nel secolo scorso, a seguito delle ultime guerre mondiali ,
l’uomo ha cercato di eliminare i conflitti che fisiologicamente e
periodicamente si accendono tra stati viciniori che si è fatto promotore di
aggregazioni tra Stati per prevenire e risolvere tali conflitti. Il 26
Giugno 1945 viene firmata a S. Francisco
la carta delle Nazioni Unite . Ratificata dall'ltalia - membro delle N.U.
dal 1955 - con legge 17 agosto 1957 n. 848.
E’
fortemente suggestivo leggere le parole che portano poi a sancire propositi,
fini e principi della Organizzazione.
“Noi
popoli delle Nazioni Unite,
decisi
a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità,
a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole,
a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti,
a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà,
e per tali fini
a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato,
ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale,
ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell’interesse comune,
ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli,
abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.
In conseguenza, i nostri rispettivi Governi, per mezzo dei loro rappresentanti riuniti nella città di San Francisco e muniti di pieni poteri riconosciuti in buona e debita forma, hanno concordato il presente Statuto delle Nazioni Unite ed istituiscono con ciò un’organizzazione internazionale che sarà denominata le Nazioni Unite. “
Seguono tutti gli articoli che traducono in norme quanto si desiderava raggiungere e nel primo e secondo articolo vengono riassunti gli scopi ed i principi che l’Organizzazione Internazionale si prefigge :
decisi
a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità,
a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole,
a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti,
a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà,
e per tali fini
a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato,
ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale,
ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell’interesse comune,
ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli,
abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.
In conseguenza, i nostri rispettivi Governi, per mezzo dei loro rappresentanti riuniti nella città di San Francisco e muniti di pieni poteri riconosciuti in buona e debita forma, hanno concordato il presente Statuto delle Nazioni Unite ed istituiscono con ciò un’organizzazione internazionale che sarà denominata le Nazioni Unite. “
Seguono tutti gli articoli che traducono in norme quanto si desiderava raggiungere e nel primo e secondo articolo vengono riassunti gli scopi ed i principi che l’Organizzazione Internazionale si prefigge :
- mantenere la pace e la sicurezza internazionale;
- promuovere la soluzione delle controversie internazionali e risolvere pacificamente le situazioni che potrebbero portare ad una rottura della pace;
- sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni sulla base del rispetto del principio di uguaglianza tra gli Stati e l'autodeterminazione dei popoli;
- promuovere la cooperazione economica e sociale;
- promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli individui;
- promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti;
- promuovere il rispetto per il diritto internazionale e incoraggiarne lo sviluppo progressivo e la sua codificazione.
In Europa afflitta ancora da un lungo periodo di
guerra fredda i più lungimiranti e propositivi europeisti , i Padri fondatori dell’Unione Europea
si attivano per rendere concreta la
realizzazione della pace tra i popoli e il
9 maggio 1950 con la celebre dichiarazione di Robert Schuman, ministro
degli affari esteri francese): “La pace mondiale non potrebbe essere
salvaguardata senza iniziative creative all’altezza dei pericoli che ci
minacciano”, pose le basi per la creazione della CECA (Comunità europea del
carbone e dell’acciaio), concretizzatasi con il Trattato di Parigi del 18 aprile 1951. I sei
Paesi fondatori (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo,
Olanda, Repubblica Federale Tedesca), intendevano anzitutto
garantire la pace fra i vincitori e i vinti della Seconda guerra mondiale.
I due trattati, firmati a Roma il 25 marzo 1957
istituirono e disciplinarono, rispettivamente:
la Comunità Economica Europea CEE i cui obiettivi sono descritti nell’art. 2 del trattato: “La Comunità ha il compito di promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e il graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell’insieme della Comunità, un’espansione continua ed equilibrata, una stabilità accresciuta, un miglioramento sempre più rapido del tenore di vita, e più strette relazioni tra gli Stati che ad essa partecipano”
la Comunità Economica Europea CEE i cui obiettivi sono descritti nell’art. 2 del trattato: “La Comunità ha il compito di promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e il graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nell’insieme della Comunità, un’espansione continua ed equilibrata, una stabilità accresciuta, un miglioramento sempre più rapido del tenore di vita, e più strette relazioni tra gli Stati che ad essa partecipano”
la Comunità
Europea dell’Energia Atomica CEEA creata per coordinare i programmi di ricerca dei Paesi aderenti al fine di
promuovere un uso pacifico dell'energia nucleare.
Nel 1967 entrò in vigore il Trattato di Bruxelles
(noto come "trattato di fusione) firmato nel 1965, il
quale stabilì che le tre comunità (CEE, CECA ed Euratom) sarebbero state
guidate da una Commissione unica e da un unico Consiglio. Era il cosiddetto trattato
di “fusione degli esecutivi”.
Il giugno del 1979 segnò una tappa fondamentale
per la Comunità europea, con la prima elezione del Parlamento europeo a
suffragio universale diretto.
Successivamente al Trattato di
Bruxelles, il trattato CEE è stato modificato da numerosi trattati
tra cui il Trattato sull’Unione europea, firmato a Maastricht il 7
febbraio 1992, che crea una nuova struttura a tre "pilastri", che è
sia politica sia economica: si tratta dell’Unione europea (UE).
Altre modifiche avvengono dai vari
trattati di adesione che, nel corso degli anni, hanno sancito il
progressivo processo di allargamento dell’UE, fino alla sua attuale
configurazione a 27 Stati membri.
Ormai da tanti anni la pace si è instaurata stabilmente
in tutte le aree continentali anche se a cadenze costanti si producono focolai
di guerre in vari territori ma per fortuna non sono degenerati in guerre
mondiali.
Un altro e più sofisticato concetto di guerra però si
è instaurato nelle menti e nelle azioni di chi pensando di essere l’unico
essere al mondo, pensa che il benessere sia appannaggio suo e di poche altre
oligarchie. Il progresso costante ed irreversibile in tutti i settori delle
attività umane hanno sollecitato abbinamenti e utilizzazioni aventi per fine il
potere su tutto e tutti ma non in forme cruente ma subdolamente raffinatissime
ed apparentemente indolori: il controllo finanziario ed economico, il potere su
tutti della vita e delle azioni con il privarli del benessere ed assoggettandoli
al giogo pesantissimo del potere finanziario ed economico. Un mezzo per poter
irretire tutti prima che se ne accorgano e una volta percepito l’inganno è
ormai troppo tardi per porvi rimedio.
Siamo così sommersi di prodotti finanziari sofisticati
quali i derivati che hanno invaso ogni istituzione finanziaria ed oggi ci
ritroviamo come dei bruchi avvolti ed asfissiati di prodotti finanziari, carta
staccia, per un valore pari a quindici volte il prodotto interno lordo del
mondo intero, ma a vantaggio di chi? Di pochi che non sanno cosa farne di
questa mole immensa di denaro perché come ogni essere mortale alla fine del
percorso di vita nulla portano con sé ma tutto lasciano. Con il risultato di
aver depredato ogni nazione del minimo vitale e trasformato il mondo in un
paesaggio di desolazione e di disperazione.
Un percorso di appropriazione e di
spoliazione di tutte le risorse lo hanno intuito e messo in pratica quei pochi
oligarchi che governano l’Unione Europea(quale sofisma!) con un primo
obbiettivo già raggiunto con la Grecia, culla della democrazia, ma ovviamente
con ottime giustificazioni economiche:il pareggio di bilancio, il rigore, per cui i licenziamenti, le tasse.
Le immagini che ci giungono dalla Grecia evidenziano una ripresa impossibile. La politica in
Grecia è gestita così: “c’è la Troika,
il terzetto di creditori composto da Commissione
europea, Bce e Fmi, che vigila sul rispetto da parte del
governo del memorandum of understanding
del maggio 2010, la lista di riforme richieste in cambio degli aiuti; Poi
c’è la Task Force Greece,
un team di esperti guidato da un tedesco, Horst Reichenbach, che spiega alla Pubblica
amministrazione greca come rispettare gli impegni pretesi dalla Troika: 30 persone
a Bruxelles, altre 20 ad Atene.”(stefano feltri)Risultato: “Dopo quasi tre anni di “aggiustamento”, è tempo dei primi bilanci per questa democrazia sotto tutela. Il rigore, fatto di tagli ai costi (salari pubblici, pensioni, servizi) più che di nuove tasse, ha ridotto il Pil del 21,8 per cento in tre anni. La Grecia ha azzerato il deficit primario (cioè prima di contare gli interessi sul debito) che era il 10,4 per cento del Pil nel 2009, e nel 2013 potrebbe andare in surplus. E il consumo interno non ripartirà presto, visto che la Troika prevede un aumento di competitività fondato sul taglio del costo del lavoro: -27,5 per cento in tre anni “Nessuno investe in un Paese in cui le tasse cambiano ogni 15 giorni”, La disoccupazione è al 24,8 per cento, in continua crescita. Ma non ci sono alternative.
“EUROPA. La BCE
ha rifiutato l’accesso a due documenti legati alla situazione economica in
Grecia
«La loro divulgazione avrebbe arrecato pregiudizio alla tutela dell’interesse pubblico della politica economica dell’Unione e della Grecia».”
La Troika
conosce bene le condizioni e l’emergenza umanitaria che attraversa la Grecia ma
rifiuta l’accesso a documenti che rivelerebbero la situazione reale ed il
fallimento della politica di rigore imposta a suon di tasse e licenziamenti.
Ben cinquecentomila famiglie prive di reddito sia la moglie che il marito sono
disoccupati. A mantenerli sono i nonni la cui rendita è di 300-400 euro al mese.
Chi è rimasto senza reddito ha due alternative o trasferirsi in campagna per
sopravvivere con quanto la campagna offre o andare alle mense dei poveri che
ormai sono parecchie centinaia in tutta l’Attica. La situazione è destinata a
peggiorare in quanto la Troika ha previsto il licenziamento di 25mila statali
entro il 2012 e di 150mila entro il 2015. La disperazione dell’intera
popolazione è immensa “la popolazione non ce la fa più, tanto che è probabile
che sia messa in pericolo non solo la democrazia greca ma anche la stessa
stabilizzazione dei Balcani.” (Vernizzi Pietro)
Tocca ora
all’Italia essere spoliata e già nel 2012 con il governo Monti fedele esecutore
delle decisioni di oligarchie altolocate si è proceduto a salvaguardare le
banche e le strutture che contano , a procedere con due riforme farlocche sul
lavoro e sulle pensioni provocando il fenomeno degli “ESODATI” ed a torturare
il popolo italiano con tasse sproporzionate ed atti volutamente da presa per i
fondelli come l’art. 32-bis del decreto-legge 22
giugno 2012 ove si istituisce l’IVA per cassa,
salvo successivamente al terzo comma l’articolo richiama all’obbligo del
pagamento tassativo dell’IVA , trascorso
un anno, anche se non si è ricevuto alcun pagamento né di imponibile né d’IVA.
Ovviamente ha abbandonato interi settori portanti dell’economia
italiana quali le piccole e medie imprese, ed il settore commerciale, mentre
tartassati sono stati il settore della nautica: l’effetto è stata che le banche
ormai da due anni hanno chiuso la erogazione di mutui a questi settori, la
chiusura di oltre 500mila partite IVA con un trand di chiusure di oltre mille
aziende ogni giorno dal suo insediamento.
“Un uomo freddo, grigio, privo di cultura
politica, in appena un anno di Governo, con la connivenza di tre Partiti
politici (il Pdl, il Pd e l’Udc) è riuscito a minare dalle basi non soltanto
alcune tra le più importanti conquiste culturali e sociali del nostro Paese – il diritto al lavoro, il diritto alla
pensione, il diritto alla salute, il diritto allo studio - ma
anche a innescare un meccanismo perverso che impoverisce l’Italia giorno dopo
giorno. Ormai tantissime famiglie italiane vivono come si viveva negli anni
subito successivi al secondo conflitto mondiale. In tanti, troppi, non arrivano
alla fine del mese. In tantissime famiglie la dieta è cambiata in peggio. Si
mangia male. Si vive male. Come in guerra. Le imprese chiudono. Migliaia di persone rimangono senza lavoro. I
suicidi di disoccupati non si contano più. Crisi e pessimismo prevalgono su
tutto il resto. . E il Governo Monti e il solito Parlamento di
‘nominati’, circa dieci mesi addietro, hanno pure siglato con l’Unione Europea
un trattato internazionale: il Fiscal
compact. Sapete cosa
prevede il Fiscal compact? Un prelievo, dalle tasche degl’italiani, di 50
miliardi di euro all’anno per i prossimi vent’anni. ”(Economus redazione linksicilia)Abbiamo l’ultima opportunità in questo 24 e 25 febbraio 2013 di poter esprimere con il voto di noi popolo italiano e singoli cittadini il nostro orientamento scegliendo bene chi votare.
Perché è importante se non vitale questo appuntamento con il voto? Perché per la prima volta da 67 anni a questa parte abbiamo di fronte una proposta politica unica e veramente nuova: IL MOVIMENTO 5 STELLE, ma al tempo stesso rivoluzionaria di quelle rivoluzioni che rispettano il senso di quei principi sacrosanti che pongono la persona umana e sé stessi al centro di tutto e nel rispetto di tutto ed i veri concetti di sacralità dell’essere umano e del suo diritto a decidere autonomamente del suo avvenire sempre finalizzato al raggiungimento della felicità e del benessere per sé e tutti gli esseri viventi.
Ad ogni tornata elettorale da 67 anni a questa parte il popolo italiano ed i singoli cittadini hanno sempre lanciato messaggi di disagio circa le cose che desideravano si modificassero ma le oligarchie che da subito hanno guidato e successivamente hanno manipolato e si sono impossessati della novella democrazia italiana hanno manovrato per mantenere lo status quo e quando nel 1978 stava per esserci una sicura svolta nelle cose italiane un Caso Moro viene provvidenzialmente a riportare il popolo italiano nella precedente modalità di scelta ed ormai dei decrepiti ed inutili partiti vengono rivitalizzati dal sequestro e dal traumatico eccidio della scorta e di Moro stesso.
Il popolo italiano non perde però il suo desiderio di cambiamento e di miglioramento delle strutture e delle amministrazioni e della costituzione e ad ogni tornata elettorale ha cercato di spostare o in questa o in quella direzione le sue richieste, purtroppo mai recepite dalle varie classi politiche che si sono succedute . Prima Mario Segni e poi Berlusconi hanno profondamente deluso le attese e i desiderata dei cittadini italiani.
Ora 24-25 Febbraio 2013 abbiamo come dicevo prima la opportunità unica e forse, anzi senza forse, l’ultima occasione di ritornare ad essere il popolo fiero, creativo, idealista, realista, sognatore, manifatturiero, umano che sceglie il suo futuro autonomamente consapevole di essere un cittadino che si reca alle urne e sceglie MOVIMENTO 5 STELLE perché pone il suo futuro nelle sue stesse mani perché questo significa votare MOVIMENTO 5 STELLE e la sensazione è che una quantità immensa del popolo italiano è unanime in questa scelta.
Modificheremo tutte quelle incrostazioni che si sono formate nello Stato italiano e nelle sue istituzioni ed amministrazioni od organi ponendo mano a profonde verifiche costituzionali e modificheremo i ritardi inconcepibili in ogni settore ribaltando la centralità della burocrazia con la centralità del cittadino. Modificheremo sicuramente il nostro ruolo all’interno della Unione europea nello spirito e nella lettera dei principi messi in essere dai padri fondatori e che sono stati travisati da meschini ed ottusi pseudo interessi di sparute oligarchie o ne prenderemo autonomamente le distanze .22/02/2013
NUDICIVES
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