Da decenni si sente parlare della assoluta necessità di
riformare or questo o quel settore della vita pubblica, dalla giustizia alla
scuola, dalla sanità alle forze armate, dal parlamento al senato, dalle regioni
alle province, dal modo di gestire la “res
publica”, alla parte burocratica, dalle comunicazioni ai mass media, dalle
tasse al ruolo dei cittadini e dello stato, da ogni parte uno si giri tocca con mano la
inadeguatezza delle strutture pubbliche e la distanza veramente siderale dal
progredire veloce del modo di vivere.degli altri ed il nostro.
Lo spettacolo penoso da Stato
parruccone, bolso e antiquato lo si percepisce dal rituale della elezione dei
deputati e senatori ed a seguire del governo che permetteranno di
eleggere Il capo dello Stato. Sono passati ventiquattro giorni ed ancora stiamo
in alto mare e aspetteremo forse altri quindici o trenta giorni prima di riuscire
ad avere un governo.
Sono sessantasette anni che ho
accumulato anni e almeno da cinquanta sento parlare di riforme ma sempre più incessantemente questo
desiderio è espresso con forza, ad ogni tornata elettorale.
Il popolo dei cittadini italiani ha sempre chiesto, gridato, urlato, strepitato per ottenere riforme e cambiamenti che snellissero lo Stato che rendessero il vivere civile simile ad altri stati e fu forse il motivo più cogente perché entrassimo nella Unione Europea, desideravamo che quello che non riuscivamo a fare con i nostri eletti potevamo ottenerlo dalla spinta di entrare in un organismo europeo.
Il popolo dei cittadini italiani ha sempre chiesto, gridato, urlato, strepitato per ottenere riforme e cambiamenti che snellissero lo Stato che rendessero il vivere civile simile ad altri stati e fu forse il motivo più cogente perché entrassimo nella Unione Europea, desideravamo che quello che non riuscivamo a fare con i nostri eletti potevamo ottenerlo dalla spinta di entrare in un organismo europeo.
Ma ahimè è stata una attesa vana
e nel frattempo si è fortemente deteriorato il rapporto con le istituzioni
dello Stato e la fiducia verso lo Stato , verso i partiti, verso ogni apparato che
è pressoché vicino allo zero.
I principali partiti hanno
giocato costantemente a braccio di ferro in una stupida , sterile contesa
perdendo di vista la centralità e gl’interessi del popolo dei cittadini,
persino nella Costituzione del 1946
ebbero inizialmente questo atteggiamento tanto che l’articolo uno non menziona
la centralità e sacralità dell’Uomo o del cittadino ma sancisce il primato del
lavoro.
Art.1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione
Ora che tocchiamo con mano la situazione di stallo, di
arretratezza, di sperpero di risorse, di annichilimento a danno del popolo dei
cittadini è giunto il momento di fermarsi e sistemare una volta per tutte
quello che ormai da una cinquantina d’anni è detto con insistenza e forza da
tutti nei convegni, nelle università, nelle strade nei media nella carta
stampata e nella nostra testa
silenziosamente.
Come scegliere?
Abbiamo appena finito una elezione che ha determinato un
rapporto di forze equilibrato ma paralizzante date le posizioni di tutti contro
tutti e allora usiamo sulle elezioni già effettuate un criterio di
proporzionalità per tutte le forze in campo.
Una scelta di
Cittadini Costituenti potrebbe avere un rapporto 1/100000 che determinerebbe
per i 34.002.524
di votanti una scelta di 340 Cittadini Costituenti, con un
aggiustamento di altri 25- 45 cittadini per le posizioni di 0,50 fino a 0,09%.
Dato che una elezione l’abbiamo appena ultimata è inutile
rifare elezioni o altro e ogni singolo raggruppamento sceglie o elegge personalità con documentata saggezza, moderazione ed equilibrio ma anche di spiccata
preparazione nei campi più disparati, in modo che tutte le categorie produttive
, professionali ed esperienziali siano presenti, comprendendo anche un
altro aspetto che si riferisce obbligatoriamente alla proporzionalità della rappresentanza per età dai 18 ma anche dai 16
anni in su.( Non sarebbe disdicevole una verifica via web)
Avremmo come cittadini
costituenti :
RAGGRUPPAMENTO CENTRO SINISTRA cittadini costituenti 100,47
RAGGRUPPAMENTO CENTRO DESTRA cittadini
costituenti 99,22
MOVIMENTO 5 STELLE cittadini
costituenti 86,89
RAGGRUPPAMENTO CENTRO cittadini
costituenti 35,91
RIVOLUZIONE CIVILE cittadini
costituenti 7,65
FARE PER FERMARE IL DECLINO cittadini costituenti 3,80
PARTITO COMUNISTA DEI LAV cittadini
costituenti 0,899( 1)
FORZA NUOVA cittadini costituenti 0,898( 1)
LISTA AMNISTIA cittadini
costituenti 0,647( 1)
TUTTI GLI ALTRI SOTTO LO 0,50 UNA ATTRIBUZIONE DEI NUMERI DI
CUI SOPRA.
L’arrotondamento è da 0,00 a 0,49 a livello di sotto mentre
sopra lo 0,49 al livello di sopra.
Altro fattore importante il
tempo tassativamente entro sei mesi dall’inizio della prima assemblea con
un abbuono di un mese per la fase di rodaggio e organizzazione in gruppi
aperti o chiusi.
Il criterio base della operatività dell’assemblea deve essere improntato alla semplicità, alla comprensibilità,
semplificazione ed alla funzionalità dei principi e delle norme, esattamente l’opposto
delle leggi, regolamenti ecc. finora
sfornati.
Qualcuno sicuramente obietterà :”non possiamo permettercelo” “i
mercati ci pressano” risponderei che non
possiamo rimandare più, d’altronde vi è in Europa uno stato il Belgio, che è
rimasto quasi due anni senza governo.
ORA O MAI PIU’.
Penso che i cittadini lo pretendono ed i politici anche se
ciechi, sordi e muti, da troppo tempo, sentono il rumoreggiare della folla e ricordano
che nei libri di storia studiarono di una rivoluzione francese. Oggi è avvenuta una
rivoluzione pacifica artefice il MOVIMENTO 5 STELLE e non è più il tempo di
sfidare oltre il popolo paziente dei cittadini.
Questa proposta sicuramente frulla nei pensieri di gran parte
delle persone e timidamente qualcuno la sussurra ma è necessario attuarla in
questo o in altro modo.
Ovviamente abbiamo azzardato una proposta, che ai più può
sembrare uno scherzo, ma viviamo la sensazione d’impotenza per il troppo tempo
perso e per le fatiche che ogni giorno ogni singola mamma, ogni singolo papà,
ogni imprenditore, ogni persona, ogni bambino, ogni adulto, ogni donna, ogni uomo impiegano per affrontare la giornata
che diventa sempre più difficile e piena di fatica ed angoscia.
NUDICIVES 20/03/2013
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