ASSOLUTAMENTE , ESCLUSIVAMENTE AMORE.
Le osservazioni e considerazioni finora esposte ci documentano l’immenso e determinante ruolo che la donna madre instaura con la creatura che porta in sé.
Le osservazioni e considerazioni finora esposte ci documentano l’immenso e determinante ruolo che la donna madre instaura con la creatura che porta in sé.
Per noi uomini spettatori spesso
distratti del miracolo della vita che la donna crea e sviluppa sfugge l’immensità dell’amore che la donna
mette prima, durante e dopo il meraviglioso e misterioso evento della
maternità.
Tutto nella donna è predisposto
per portare a termine il donare la vita. Esaltate sono le componenti di
sensibilità, di delicatezza, di armonia, di equilibrio, di concretezza della
sua persona e della sua personalità e
con un’unica espressione che riassume tutto possiamo dire che la donna è dotata
di quella fondamentale energia che è l’amore.
Il lievito dell’amore è presente
in ogni momento dalla preparazione alla creazione della vita ed alla
perpetuazione della specie umana.
Molti millenni sono passati e non
si avevano le conoscenze che abbiamo ora né si conoscevano gli effetti che potevano
trasferirsi al nuovo nascituro ma tutto veniva superato e organizzato dalla
predisposizione della donna all’uso dell’amore.
La stessa società aveva ritmi
tali da permettere il naturale evolversi della vita nella pancia della donna.
La stessa caratteristica femminile coinvolgeva tutto il gruppo per cui l’amore
muoveva ed organizzava ogni azione ed ogni aspirazione del gruppo.
Dal momento che la donna rimaneva
incinta particolari attenzioni le venivano riconosciute, anche se nulla, nella
esteriorità dei ritmi quotidiani, cambiava poiché la donna incinta partecipava
a tutte le attività del gruppo, ma tutti sapevano del nuovo che cresceva nel
grembo materno e tutti ne gioivano e la consideravano sacra.
Veniva naturale evitarle tutte
quelle attività che potessero eventualmente nuocerle. Veniva naturale ascoltare
le sue nuove esigenze e soddisfarle.
Il nascituro in questo modo
veniva messo nelle migliori condizioni per sviluppare interagendo con la madre
e con il suo amore.
La donna mamma ha la consapevolezza
che il figlio che porta in sé oltre a vivere, interagisce con tutti i sensi ed
in particolare ascolta e risponde, si muove e si agita.
La donna mamma attiva subito il
rispetto più assoluto per la giovane "personalità” in formazione, la più
ampia attenzione per quelle che sono le esigenze individuali e profonde soprattutto
tanto amore che sa essere, senza dubbio, l’unico e più importante contributo.
(In questo modo il sapiens sapiens ha potuto evolversi adattandosi e trovando
le modalità migliori per risolvere ogni problema che si presentava. Solo negli
ultimi 6-7.000 anni si è iniziato un cambiamento che ha portato ad una radicale
trasformazione del ruolo della donna e di tutto ciò che ella rappresenta nella
creazione della vita e nella perpetuazione della specie umana.)
Parla e dialoga con la persona che crea dentro di sé e
contemporaneamente contribuisce a creare (donare) oltre che la vita anche tutte
quelle altre fondamentali dotazioni quali il linguaggio, l’intelligenza, la
socializzazione ecc..
Le possibilità di apprendimento
del feto hanno stimolato la ricerca ed i risultati avvalorano la lungimirante
e sorprendente attività materna che
dedica al nascituro ogni attenzione, ogni respiro, ogni attimo d’amore e
concentra su di lui tutto se stessa. L’attenzione sperimentale si è concentrata
sulle reazioni che il feto attiva come risposta a delle stimolazioni:
-
il preferito tra gli stimoli sonori è per loro il suono del battito
cardiaco; essi, inoltre, sono in grado di discriminare, il battito cardiaco
della propria madre da quello delle altre mamme.
-
Altro suono riconosciuto ed apprezzato è il suono della voce della propria
madre.
-
I brani musicali uditi tutti i giorni negli ultimi mesi di gestazione
vengono riconosciuti e provocano sensazioni piacevoli ; infatti, bambini, le cui madri in
gravidanza seguivano quotidianamente una nota soap opera, mostrano
risposte di orientamento attentivo al comparire della colonna sonora della
trasmissione stessa.
-
il feto, dopo ripetute esperienze, è in grado di mostrare una precisa
attenzione e risposta anche nei giochi
tattili con i genitori,( per esempio rispondendo con un pari numero di calcetti
ad un certo numero di piccoli colpi delle dita sull'addome materno, oppure, seguendo
con i suoi arti, sulla parete interna dell'utero, il percorso del dito del
genitore sull'addome materno).
L’analisi degli
studi sulle capacità di riconoscimento e apprendimento fetale rispetto agli
stimoli e alle esperienze sperimentate durante il periodo intrauterino fanno
propendere i ricercatori sulla importanza dello stretto rapporto feto-gestante
e sugli effetti che questo rapporto produce nello sviluppo successivo, e quanto
più il sistema nervoso in formazione si avvantaggerebbe da una stimolazione
appropriata, ricavandone uno sviluppo più ricco e precoce.
Vi è tutta una
cultura tra le donne quando si trovano di fronte ad una gravidanza e vi è la
consapevolezza delle influenze che le emozioni ed i vissuti hanno sul nascituro
ed in particolare le relazioni con il partner, con i familiari, con l’ambiente,
vi è altresì la coscienza della influenza che ha il tipo di vita che si
conduce.
L’insieme di queste
conoscenze e sensibilità si sintetizzano con l’assioma che la donna in
gravidanza deve trovarsi sempre nelle migliori condizioni ambientali e di
spirito per portare a termine questo delicatissimo e meraviglioso atto d’amore
verso di sé, verso gli altri e verso la specie umana.
La donna madre, anche se nessuno
le ha dato indicazioni dei complessi fenomeni di interazione con il nascituro,
ha sempre attivato una quotidiana sensoriale, amorevole e affettiva
comunicazione con la vivace presenza
psichica ed emozionale del feto persona.
Questa fondamentale abitudine
alla comunicazione con un essere che è presente ma non è visibile l’abituerà a
dialogare con altri in assenza ed a richiederne l’aiuto ed il conforto; facendo
in questo modo opera di rinforzo alla propria energia come se fosse decuplicata
dall’apporto di un altro che non è altri che se stesso.
Oppure permetterà quello scambio
comunicativo con gli esseri che ci circondano : il cane , il gatto, gli
uccellini, i fiori , che in questo modo entrano in uno scambio piacevole di
emozioni o sensazioni , riempiendo quei vuoti che l’assenza di chi (padre,
madre, sposo , sposa, figlio, marito, moglie, ) ha lasciato. Ci abituiamo a
conversare con un presente assente e ci abituiamo a trasferire queste modalità
a tutto ciò che ci può essere caro e confortevole.
Noi così parliamo con noi stessi
tramite altri e tutto ciò che comunichiamo è da noi creato per noi stessi.
NUDICIVES 28/03/2013
www.nudicives.it
http://nudicives.blogspot.it/
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