Dopo 67 anni di contrapposizioni violente ed ottuse
assistiamo da una parte al popolo dei cittadini, che presente in tutti i
reconditi luoghi dell’Italia, esprime le medesime esigenze per cui possiamo
parlare di popolo unito, mentre quei
pochi che ne controllano parti o regioni, profittando delle posizioni
subdolamente carpite per arricchirsi o per conquistare potere inondano
giornali, istituzioni , economia, di concetti di razzismo, di netta superiorità
sia morale che culturale che fisica e mantengono perennemente da 150 anni,
oppure da 67 anni l’Italia nella più ottusa divisione, facendo leva su tutte le
risorse possibili ed immaginabili, per mantenere la divisione di cui la più
macroscopica è tra il Nord ed il Sud.
L’ 11.03.2013 sono iniziate le
procedure per l’accreditamento degli eletti a rappresentarci nei due obsoleti
rami del parlamento.
Il popolo si è appena pronunziato
circa la rappresentanza che desidera ed ha dato suffragi numericamente simili a
tre forze politiche ed inferiore ad un’altra proprio ad indicare che le
esigenze e le diversità corrispondono alle diverse sensibilità ma alle normali
differenze nelle variegate regioni italiane.
Qualora fosse incomprensibile il
messaggio che il popolo intende dare è bene ricordare a tutti, che il popolo
dei cittadini italiani desidera un cambiamento di rappresentanza , un desiderio
forte e pressante di essere saggiamente ed armoniosamente governato e di avere
riforme che lo facciano essere adeguato ai cambiamenti veloci e repentini che
la società attuale richiede.
In altro articolo ho evidenziato
più in dettaglio i messaggi che derivano dalle elezioni e quindi si sottintende
ora, che inizia la vera vita parlamentare, con la scelta dei Presidenti della
Camera e del Senato ed a seguire e se si fa in tempo, l’esecutivo e
successivamente il nuovo Presidente della Repubblica.
L’unico pensiero che deve
rimanere sempre presente nella mente di tutti gli eletti è che sono
rappresentanti del popolo dei cittadini ed anche se nella parte specifica della
<costituzione i padri costituenti hanno dimenticato di sottolineare che i
rappresentanti eletti sono obbligati a rispettare ed a operare nell’ambito
dei 12 principi fondamentali della Costituzione
.
lo spirito dei dodici
principi fondamentali significano che negli adempimenti e nelle scelte dei vari
ruoli istituzionali vi sia unanimità di scelta e ponendo l’accento che tutti
gli eletti debbono rappresentare il popolo dei cittadini italiani nelle
diversità proprie dei territori da cui provengono, ma da tanto tempo i
rappresentanti non sono degli eletti ma dei nominati, prima dalle segreterie
dei partiti ed ora da piccoli gruppi oligarchici dei partiti, causa l’ultima
legge elettorale sicuramente non in armonia con la Costituzione.
Purtroppo la storia di
questi 67 anni dalla nascita della Repubblica Italiana ci hanno consegnato uno
spettacolo di profonde e rancorose divisioni e sopraffazioni dell’una parte
politica all’altra riproponendo in chiave demenziale lo spirito delle guerre
che ci contraddistinguono da almeno dodicimila anni a questa parte.
Se può essere comprensibile
una elezione dei presidenti dei due rami del parlamento questo risulta
demenziale per l’elezione del Presidente della repubblica che per i costituenti
andava fatto almeno con la maggioranza dei due terzi dell’assemblea proprio per
il carattere di super partes e di espressione e rappresentanza dell’intero Popolo dei cittadini italiani.
Purtroppo
degli undici Presidenti che finora si
sono succeduti, solo il presidente
Pertini è stato eletto, anche se alla 16° votazione, con 832 voti su 995, a tutt'oggi con
la più ampia maggioranza nella votazione presidenziale della storia italiana. Resta,
altresì, l’unico presidente che il
popolo italiano ricordi come espressione fondamentale dell’intero popolo. Vi
sono altri due presidenti che sono stati eletti al primo scrutinio e con ampia
base di voti: Cossiga e Ciampi e sono stati visti più che espressione del
popolo italiano , espressione di intese politiche, ma per lo meno è già
qualcosa.
Tutte le altre elezioni purtroppo hanno ratificato
sempre le profonde divisioni esistenti nelle componenti politiche ma mai nel popolo dei cittadini italiani, che nelle
varie parti d’Italia faticano e lavorano per migliorare sé e la nazione intera.
Certo coloro che eletti rappresentanti del popolo
hanno manovrato per certificare le profonde loro divisioni di pensiero politico
e mai sono riusciti dopo 67 anni a fare gl’interessi veri dell’intero popolo
dei cittadini, che a tutti i propri rappresentanti ha sempre chiesto sempre le
stesse cose a tal punto che ora perentoriamente ha dirottato la maggioranza dei
suffragi al MOVIMENTO 5 STELLE che con
il suo 25,55 % rappresenta l’unico sommovimento di opinioni mai registratosi in
Italia in così breve tempo dalla sua nascita, neppure il fenomeno Forza Italia
, che nel 1994, al suo primo apparire raggiunse un 21,01%.
Per i poveri di spirito sempre a caccia di poltrone e
dai discorsi pieni di senso di responsabilità e di doveroso occuparsi della
cosa pubblica che da 67 anni operano solo per dilaniare lo Stato Italiano ed il
suo popolo e che sono gli artefici assieme agli altri altrettanto imbevuti di
tracotanza e di spregio verso il popolo, hanno portato al fallimento la
splendida terra del sole, della cultura, della operosità e della multiforme e
variopinta ricchezza e bellezza ora pensano di fare quello che gli uni da 67
anni e gli altri dal 1994 non hanno mai
fatto e dall’apparire del fenomeno MOVIMENTO 5 STELLE si affannano a denigrarlo
e sbeffeggiarlo a blandirlo o a minacciarlo, ad addossare quasi al fatto che il
MOVIMENTO 5 STELLE non vuole avere nulla da spartire con loro, la
responsabilità dello stato attuale pericoloso dell’Italia.
Pretendono di asservire il popolo dei cittadini del
MOVIMENTO 5 STELLE a fare combutta con loro, artefici dello sfascio.
Tutti i partiti, i commentatori e i giornalisti non
hanno capito, ma non perché fanno finta, proprio perché non hanno e non possono capire poiché il loro linguaggio e le loro
azioni sono l’opposto di ciò che quelle parole significano semanticamente ,
dicono democrazia e intendono dittatura, dicono responsabilità e intendono
irresponsabilità, dicono pace e intendono guerra, dicono riforme e intendono
“mai farle” lasciare tutto come sta che ci sta bene, dicono moralità e
intendono immoralità, dicono lavoro e intendono disoccupazione, dicono diritti
e intendono schiavitù, dicono amore e intendono odio, dicono sobrietà e
intendono abbuffate, dicono abolire la casta e intendono mantenere la casta,
dicono uguaglianza e intendono disuguaglianza dicono , dicono, dicono ecc. ecc.
La sinistra ovviamente, per soddisfare la sete di
potere, approfitterà per riempirsi il gozzo di cariche istituzionali, dopo aver
gridato a tutti i cantoni, la sua integerrima ed altruistica offerta agli altri
delle stesse cariche, ma sempre giustificando che per le altrui responsabilità
e nello spirito di alta moralità e responsabilità che si attribuisce, si
prenderà tutte le cariche possibili ed immaginabili e specialmente la carica di
Presidente della repubblica.
Tanto che capisce il popolo dei cittadini! e a maggior
ragione il suo popolo, senza rendersi conto che, anche se le profonde e genuine convinzioni che il
popolo di sinistra conserva, vacillano da molto tempo e ne è testimonianza la perdita di consensi enormi
si tratta di oltre 4,5 milioni di voti ed il totale abbandono dei giovani che
non vedono più la forza trainante delle idee ma con sconforto assistono
all’aridità, all’avidità, alla miopia
della classe dirigente della sinistra ( normalmente impiegano 14 anni se non di più, per comprendere i fenomeni
della realtà per come già avvenuto nel caso emblematico della crisi della FIAT
del 1980 con la marcia dei quarantamila quadri FIAT, quando nasce l’occasione nel 1994 di rivedere quei fatti mestamente se
ne uscirono dicendo "Il Pci all'inizio non capì" come non capì
il sindacato e come non capirono in molti, per come titola “La Stampa” giornale
di Torino, ma nel
frattempo l’azienda sarebbe fallita e con loro le migliaia di posti di lavoro,
ma tanto sono ca…zi del popolo).
NUDICIVES 12/03/13
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