domenica 24 marzo 2013

I RITUALI DELLA POLITICA ? SERVONO.

I giorni passano inesorabili e scopriamo ad ogni passaggio di delegazioni davanti alle telecamere che è terribile il nostro dubbio su:” a che cosa servono” queste consultazioni .
Passano i presidenti dei due rami del parlamento, passano gli ex presidenti della Repubblica, passano tutte le delegazioni dei partiti e intanto sono passati diversi giorni.
Poi dopo aver dato l’incarico al potenziale Presidente del Governo, questi informa che prenderà una settimana per poter prendere una decisione e quindi riparte la trafila degli incontri con le forze sociali e di nuovo i partiti e quanti  altri utili a far vedere lo sforzo e l’impegno.
Intanto ricordiamo  le osservazioni  conclusive di un articolo  di Giovanni  Marizza  del 2009 sulle consultazioni elettorali :
 “ le elezioni vengono disattese, vengono manipolate, legittimano gli estremisti, rallentano l’integrazione europea, vengono influenzate dalle calamità naturali, vengono influenzate dagli atti terroristici, falsano il quadro geostrategico, sono un fattore frenante delle decisioni importanti, falsano il reale quadro politico, distorcono i principi base della democrazia, allontanano i cittadini dalla politica, si prestano alle interpretazioni più spudorate, non sono esportabili…ma per tutto il resto funzionano benissimo.”
“Per tutto il resto funzionano benissimo”
“A COSA ?”  e allora ci ricordiamo dei costi dei soggetti appartenenti  ai vari apparati, dagli ex Presidenti  dello Stato, agli attuali presidenti di Camera e Senato, da ogni singolo Deputato  di ogni singola delegazioni dei partiti , a tutti gli amici e protetti, tutti pagati con le tasse del popolo dei cittadini Italiani.
Poi riprende lo spettacolo con la rassegna delle delegazioni di associazioni, forze sociali, sindacati, organizzazioni varie e di nuovo le delegazioni di parlamentari dei vari partiti che svolge il designato a formare il nuovo governo.
Tutti ripetono la stessa litania di problemi  conosciuti, di soluzioni da adottare,  che persino i bambini lattanti iniziano a prenderne conoscenza e ad averne una soluzione, dal momento che si attaccano alle mammelle della madre e che solo i partiti politici d’Italia ed ogni singolo professionista della politica da 67 anni a questa parte non conoscono e quindi non provvedono a risolvere.
Anzi invadono televisioni, carta stampata, tavole rotonde, trasmissioni radiofoniche e chi più ne ha più ne metta, per addossare al neonato MoVimento 5 Stelle la responsabilità perché propone di seguire la strada del proprio programma.
Contemporaneamente, al comparire di ogni faccia, che si insinua, suadente e convinta, sugli schermi per informarci di quanto esposto rispettivamente al Capo dello stato o al futuribile Presidente del Governo ci compaiono le cifre dei loro emolumenti che il popolo dei cittadini d’Italia paga da quando è nata la Repubblica Italiana 67 anni fa e che i nostri pseudo rappresentanti del popolo hanno fatto lievitare a dismisura, tanto pagavano i beoti cittadini del popolo d’Italia.
Ma i beoti Cittadini del popolo d’Italia con le ultime elezioni del Febbraio scorso hanno riversato a valanga le loro preferenze al MoVimento 5 Stelle  e hanno fatto capire che non sono affatto beoti ma desiderano essere onestamente governati ed hanno mandato a carte e quarantotto i piani di sicuro successo del PD meno L., ed ecco la valanga di fango che come per incanto viene fatto riversare verso gli appartenenti a questo movimento, con falsità, menzogne, ingiurie, tranelli  e minacce.
Intanto scorrono nella mente e qualcuno li posta nei vari blog ed in modo particolare in quello di Grillo gli emolumenti che i nostri pseudo rappresentanti nell’arco di 67 anni hanno regalato a tutti i più grossi e grassi occupanti di varie poltrone nelle istituzioni, invece di predisporre tutti gli strumenti e servizi a disposizioni delle varie cariche, ogni servizio necessario all’espletamento dell’incarico , dall’alloggio, al vitto, alla segreteria , persino gli svaghi ecc. e sull’eventuale indennità stabilito dall’”Art. 69.I membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge.”
Sarebbe stato opportuno e diventa ora imperativo “Equiparare l’indennità al minimo pensionistico dato alle categorie sociali”, proprio per mantenere i piedini ancorati alla realtà, ed al senso di equità distributiva (termini di cui non conoscono né significato ne applicazione) invece di averla persa dato che si sono riempiti la saccoccia di ogni lira e ora di ogni euro possibile pensando di essere come ai tempi del medioevo con Vassalli, Valvassini, Valvassori.
Per cui ritroviamo gli attuali emolumenti a livelli astronomici e fuori della realtà, e tutti gli osservatori stranieri paragonando questi emolumenti spropositati ai loro si sono convinti che avevamo una ricchezza tale da sperperare. ( la realtà era un’altra, all’insaputa del popolo dei cittadini italiani che veniva sempre rassicurato che i conti erano in pareggio –mentre vi era un  debito pauroso, rassicurazioni utilizzate specialmente dal penultimo(B….) che quando è salito nel 1994 aveva ereditato un debito di 1.069,415  miliardi di euro  e quando ha lasciato nel 2011 lo aveva portato a Settembre a 1.995,143 miliardi di € con il contributo  degli altri governi di sinistra  nei periodi di competenza):
Presidente della Repubblica: € 248.000,00
Capo della Polizia: € 621.000,00
Ragioniere Gen Stato: € 562.000,00
Responsabile DAP € 543.000,00
Capo Gabinetto Min.Economia € 536.906,00
Capo stato magg.Difesa € 482.000,00
Direttore Monopoli Stato € 481.000,00
Capo stato magg Esercito € 481.000,00
Capo Stato magg Marina € 481.000,00
Presidente AgCom, € 475.600,00
Presidente Antuitrust € 475.000,00
Segretario gen Difesa € 471.000,00
Comandante arma Carabinieri € 462.642,00
Capo Stato magg Aeronautica € 460.000,00
Segr.gen. Min. Aff. esteri € 412.560,00
componenti Autorità Energia € 396.000,00
Direttore generale Consob € 395.000,00
Capo Protezione civile € 364.000,00
componenti aut.vigil.Borsa €.322.000,00
Direttrice Ag.del Territorio € 307.000,00
Direttore Ag. entrate € 304.000,00
Presidente dell’Istat e 300.000,00
Presidente dell’Inps € 216.000,00

Oltre i costi che si attribuiscono i vari apparati dei sindacati, delle associazioni, delle articolate rappresentanze o comitati in ogni settore delle attività sociali.
Per cui ci rendiamo conto del motivo degli ottocenteschi rituali per convincerci che quello sperpero di risorse ha un senso, e tutti gli attori si impegnano a svolgere il loro ruolo con compunta, doverosa, mesta e stirata serietà perché ci credono e perché così nascondono dietro questa maschera le scroscianti risate come quelle che abbiamo sentito, perchè intercettate, all’indomani del terremoto, che ci stanno prendendo per il culo da un sessantennio.
Il MoVimento 5 Stelle con i suoi venti punti di programma:
“20 punti per uscire dal buio:
  1. Reddito di cittadinanza
  2. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
  3. Legge anticorruzione
  4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato
  5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
  6. Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
  7. Referendum propositivo e senza quorum
  8. Referendum sulla permanenza nell’euro
  9. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
  10. Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
  11. Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
  12. Massimo di due mandati elettivi
  13. Legge sul conflitto di interessi
  14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
  15. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
  16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
  17. Abolizione dell’IMU sulla prima casa
  18. Non pignorabilità della prima casa
  19. Eliminazione delle province
  20. Abolizione di Equitalia
Li inchioda alle loro responsabilità e costringe a togliere la maschera , quindi Sta rompendo i co……….ni, e giù fango e merda internettiana e giornalistica e mediatica a tonnellate.
  NUDICIVES 24/03/2013

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