domenica 28 aprile 2013

NON VEDO , NON SENTO , NON PARLO. LA DISPERAZIONE DEI CITTADINI.





La disperazione dei cittadini la vedono tutti eccetto i politici ed i commis di stato e di tutti gli alti vertici dello stato che imperterriti continuano le loro cerimonie e liturgie, come parte di un mondo staccato dalla realtà reale di tutti i giorni.
Scatta l’allarme solo se succedono episodi come quello appena registrato e vivisezionato con un diluvio d’immagini e commenti che vogliono presentare un’altra realtà.
Titola il Fatto Quotidiano. “ Sei colpi di pistola contro due carabinieri. E’ quanto accaduto alle 11.40 di fronte a Palazzo Chigi durante il giuramento del nuovo governo. I due esponenti delle forze dell’ordine sono feriti: uno in maniera grave al collo, l’altro alla gamba. L'autore del gesto, Luigi Preiti, 49 anni, calabrese di Rosarno sarebbe arrivato nella piazza gridando "sparatemi, sparatemi". E' stato fermato poco dopo. Ai pm ha confessato: "Ero disperato, volevo sparare sui politici, ma visto che non li potevo raggiungere ho colpito i carabinieri"” altro titolo :POLEMICA DEL PDL: "E' COLPA DI CHI SEMINA ODIO".
Iniziamo da una piccola constatazione : i cittadini italiani hanno occhi, per vedere,  orecchie per sentire e raccogliere ogni commento e bocca per parlare e gridare il loro punto di vista.
Proprio nell’ultima elezione il popolo ha votato il M5S facendolo diventare il primo raggruppamento politico con il 25,55% dei suffragi.
Perché il popolo dei cittadini ha indirizzato la sua preferenza verso il M5S?  Perché era sicuro che avrebbero messo in essere a Roma ciò che hanno fatto già alla Regione Sicilia, l’eliminazione dei costi della politica, la razionalizzazione della spropositata differenza tra lo stipendio, diciamo dei docenti e dei magistrati oppure tra lo stipendio del Presidente  o di tutti i dirigenti e lo stipendio del dirigente scolastico. Tra la disponibilità delle banche a concedere fiumi di denaro a qualsiasi politico che chiede e l’assoluto diniego a qualsiasi cittadino o azienda, specialmente, in questi ultimi disastrosi anni; senza parlare dei tassi d’interesse da usura che applicherebbero a cittadini e aziende.
Il popolo dei cittadini che è l’unico che paga tasse e tasse spropositate su imposizioni dell’Europa della politica di rigore è chiaro che muore sotto il peso di tali tasse come muoiono le aziende.
Mentre tutti coloro che dalla politica hanno ricevuto privilegi e remunerazioni sproporzionate, anche se le tasse aumentano sono sempre allegri e sfottenti tanto rimane loro un tale margine che vivono da nababbi sempre sulle spalle del povero somaro (il cittadino).
Facciamo un parallelo tra lo stipendio del presidente e quello del docente: il presidente prende 248.000.00 lordi euro l’anno senza calcolare gli ultimi aumenti, il docente prende una media di 21.800,00 euro lordi l’anno .
Tasse al 53% ufficiale ad oggi  per cui abbiamo Presidente Euro 116.500,00 annuo lordo; il docente Euro 10.246,00 lordo annuo . Dividiamo per tredici e abbiamo il docente vive con 788 euro netti  al mese , il presidente con 9.000,00 euro al mese se poi si aggiugono le tasse indirette che si pagano ulteriormente, abbiamo almeno un altro meno 30% . Togliamo il 30% da 788 euro e abbiamo euro netti 551,00 per il docente mentre per il Presidente avremo 6.300,00 euro netti al mese. Tutti e due sono al servizio(si dice così) dello Stato. Servitori dello Stato Italiano.
Tralasciando ogni altro elemento e commento per ragioni di spazio.
Ci rendiamo conto che mentre la politica carica di tasse tutti uniformemente ed ottusamente l’effetto nel popolo è la fame, per i commis è una allegra carezza contornata di torte, frutta, caffè e ammazzacaffè.
Diventa per loro incomprensibile la frase "Ero disperato…” dichiarata dal Luigi Preiti l’autore del gesto.
Come diventa funzionale la POLEMICA DEL PDL: "E' COLPA DI CHI SEMINA ODIO". Che pensando che il popolo sia scemo e non capisca che sono loro gli autori del “semina odio”, perchè venti anni di sperperi e intrallazzi e disastri (il debito pubblico aumentato di 900,00 miliardi di euro) non è facile scordarli specialmente se provocano morte e disperazione.
Pensano di confondere e indirizzare su altri i sospetti e  responsabilità come fa il lupo verso l’agnello nella bellissima favola di Fedro
Ad rivum eundem Lupus et Agnus venerant siti compulsi: superior stabat Lupus, longeque inferior Agnus: tunc fauce improba latro incitatus jurgii causam intulit. Cur, inquit, turbulentam fecisti mihi istam bibenti? Laniger contra timens, qui possum, quaeso, facere quod quereris, Lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor. Repulsus ille veritatis viribus, ante hos sex menses male, ait, dixisti mihi. Respondit Agnus: equidem natus non eram. Pater hercle tuus, inquit, maledixit mihi. Atque ita correptum lacerat injusta nece.
Haec popter illos scripta est homines fabula, qui ficti caussi innocentes opprimunt.

Che tradotto in italiano moderno significa :

“Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.”
(Ho voluto proporre l’intero  testo in latino perché rende immediatamente il significato per come oggi l’inglese.)
Non è più il tempo di prendere in giro il popolo dei cittadini d’Italia che hanno scelto prioritariamente il MOVIMENTO 5 STELLE  a rappresentarli e governarli.
Ultimo avviso agli ottusi, ignoranti, incompetenti, fintamente ciechi, sordi e muti ma grassi politici d’Italia il popolo dei cittadini vuole il MOVIMENTO 5 STELLE  a rappresentarli e governarli.

Nessun commento:

Posta un commento