mercoledì 10 aprile 2013

IL PROBLEMA DEI PROBLEMI D’ ITALIA – parte prima



Chiunque voglia addentrarsi e capire quali sono i problemi dell’Italia risulta veramente impossibile , anche a menti sopraffine, anche a certosine ricerche in questo o quel settore.
Solo l’abitudine a porsi al di fuori dell’ambiente di osservazione può dare una minima possibilità di estraniarsi dalla miriade di problemi e dalle infinite articolazioni e sottoarticolazioni delle problematiche che soffocano l’Italia e cercar di capire qual è realmente il vero problema o i veri problemi.
Ogni componente politico o partito che ha partecipato all’’ultima campagna elettorale ci ha subissato di analisi e di seducenti soluzioni spesso estremamente attente a distorcere l’attenzione sui reali e concreti problemi.
Un problema trattato da tutti è stato l’argomento del debito Pubblico.
Le soluzioni:
premesso che dai partiti italiani vecchi e nuovi (PDL, PD, UDC, SEL, IDV, LEGA, ETC) proposte chiare sul tema non ce ne sono e non ce ne sono mai state.
 Tuttavia sono circolate ipotesi  di soluzione del Debito Pubblico che riassumiamo di seguito:
1)      Imposta patrimoniale (per tutti)
che tradotto significa un prelievo di circa 10.000 euro (pari a un terzo del debito pubblico pro capite) e in modo graduale, al fine di abbassare il debito dal 120% all’80% del Pil o con variazioni sul tema, proposta cara alla sinistra che l’addolcisce con formule vaghe . Tale proposta per come abbiamo visto con la patrimoniale di Monti ha distrutto il Paese , provocato fuga di capitali, boom del sommerso, crollo verticale dei consumi e del PIL ed il crollo del PIL rifarebbe schizzare il PIL. In sintesi questa  patrimoniale anticamera del default.
2)      Imposta patrimoniale (solo per ricchi)
proposta cara alla sinistra - sinistra  ed alla CGIL . proposta apparentemente semplice ma difficile da realizzare se non si vuole cercare con il lanternino i singoli patrimoni dei ricchi e dove si trovano  e che causerebbe gli stessi effetti della proposta  n° 1. 
3)      Default
proposta che nessuno avanza chiaramente  ma che immediatamente farebbe uscire dal sistema finanziario come appestati.
4)      Vendita di assets pubblici (oro, aziende, immobili, etc)
ipotesi già praticata in passato con effetti devastanti perché i debiti restarono allo Stato e gli asset positivi andarono ai predoni di Stato con l’avallo degli esecutori.
5)       Azzeramento del deficit e riduzione del Debito in anni di lacrime e sangue
 Ipotesi praticata in questo primo anno di governo( PDL, UDC, PD meno L) disastroso di Monti che ha eseguito le attese dell’Europa a guida ottusa tipica della finanza. Lo stato di prostrazione raggiunto dalla società italiana in un solo anno con tutti gl’indicatori economici negativi, con la perdita di un milione di posti di lavoro e con altri 800.000 pronti a perderlo, con la chiusura di 1000 aziende al giorno, con il debito che lasciato da Berlusconi a
1.897, 946 Miliardi  è stato portato da PDL, UDC, PD meno L, Monti a 2.040,826  miliardi. Ipotesi da fermare immediatamente .
6)      Utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti per ridurre il debito
ipotesi solo parziale e che non risolverebbe il problema.
 
Situazione attuale concretamente nessuno sa il significato delle proposte né l’impatto; vi è un puro esercizio verbale a cui assistiamo dall’inizio della Repubblica dal 1946 intanto :

SPESA PUBBLICA = 805 MILIARDI DI EURO
DEBITO PUBBLICO = 2040 MILIARDI DI EURO
PIL= circa 1500 MILIARDI DI EURO (prodotto interno lordo)
EVASIONE = 130/160 MILIARDI
INTERESSI SUL DEBITO = 85 MILIARDI

Recentemente le elezioni politiche hanno fatto vedere l’inutilità dei rituali di incontri e conciliaboli presso il presidente della Repubblica, presso il predesignato al governo.
Guardiamo con sdegno e con impotenza la vecchiaia , l’obsolescenza di tutti i nostri apparati istituzionali (la presidenza della repubblica, il parlamento, il senato, la costituzione delle commissioni ecc,i rituali ottocenteschi , a seguire la magistratura con le leggi finora emanate che non garantiscono una equa amministrazione della giustizia, il sistema fiscale, le istituzioni bancarie e creditizie che  sono al servizio di se stesse o di lobby, i ministeri , le regioni, il sistema sanitario) occorre riformare e migliorare adeguandoli ai tempi ogni singola istituzione e ce ne  rendiamo conto ogni volta che sbattiamo la testa in qualche problema che siamo soli, che lo Stato non assiste anzi in tutte le sue forme spadroneggia il popolo e lo tartassa , siamo al 52% di tassazione e aumenterà ancora.
E’ evidente a tutti ma ormai da parecchi anni che occorre eliminare la burocrazia fonte di degrado e corruzione, rendere aggiornati tutti gli organi dello Stato , fare una riforma radicale della costituzione permettendo di salvaguardandone i principi, di cui tutti si riempiono la bocca e di cui nessuno s’interessa anche quando un mandato stringente come quello dell’anno scorso impegnava i tre partiti PDL, UDC, PD meno L a varare misure per la riduzione del peso dello Stato (spending review), per ridurre il debito pubblico, per fare varie riforme tra cui la riforma elettorale ma che non ha sortito alcun risultato, anzi ha prodotto danni terribili a tutta la società ed  un ennesimo carico di tasse (52%) e la salvaguardia del sistema delle banche. 
Tutti  PDL, PD meno L, Scelta civica se la prendono con il MoVimento 5 Stelle perché non asseconda i loro disegni e perché difende il popolo dei cittadini e i loro interessi.
Ognuno si ribella in cuor proprio alla vista di cotanta incoscienza e irresponsabilità ma tanto tutti gli alti papaveri si sono ubriacati di soldi e di privilegi a danno del popolo dei cittadini .
Ma quali sono i loro disegni quale il segreto di tanta acredine e di tante falsità, proviamo a percorrere il cammino delle formiche ed a mettere un passaggio dietro l’altro:
Iniziamo osservando il percorso dell’unico partito sopravvissuto sin dalla nascita della Repubblica e che è  il PD meno L questo partito è il residuato di trasformazioni che lo hanno portato a ritroso ad essere  DS e a ritroso ancora PCI l’unico tratto che lo caratterizza è di aver avuto sempre dei nemici da combattere e distruggere.
Inizialmente il suo nemico era il Partito popolare e successivamente la Democrazia Cristiana, il PSI di Craxi in modo particolare che minava alla base il popolo della sinistra e toglieva linfa  e quando ad inizio anni 90’ era convinto di aver definitivamente sbaragliato tutti i partiti, complice un manipolo di magistrati , nel  1994 gli spunta il fenomeno Forza Italia con  alla guida Berlusconi e che raccoglie il 21% di consenso elettorale, che ovviamente diventa il suo nemico mortale che insegue e fa perseguire con rabbia e livore.
Quando finalmente e con la grancassa della stampa e dei media i sondaggisti lo incoronano sicuro vincitore delle elezioni del 2013 gli spunta davanti il MoVimento 5 Stelle che con il suo 25,55% risulta la prima rappresentanza politica d’Italia e per questo motivo diventa il suo mortale nemico e da qui tutto il fango e tutte le invettive dopo che il M5S gli dice semplicemente che è inaffidabile e disinteressato alle problematiche del popolo dei cittadini d’Italia e che non farà un governo con il PD meno L.
Questo piccolo escursus ha un tratto dominante il PCI, dopo i DS e ora il PD meno L hanno mantenuto l’Italia profondamente divisa in due come in una perenne guerra civile, mai hanno speso una parola né un’azione  per unificare questo popolo di cittadini che in qualsiasi punto dell’Italia è sempre lo stesso e desidera le stesse cose : famiglia,  lavoro, studio, attenzione agli altri e trascorrere la vita in serenità e benessere, godendosela.
Finché questo atteggiamento lo manteneva solo in Italia si poteva pensare, come dicevano gli antichi che i panni sporchi si lavano in casa, ma no faceva la gran cassa ed in questo non erano da meno anche gli altri partiti , a denigrasi in ogni modo all’estero dando il fianco alle altre nazioni di profittare di queste divisioni per trarre beneficio per sé a danno dell’Italia e quindi del Popolo dei cittadini.
Arriviamo all’assurdo che l’Italia pur essendo presente in tutti gli organismi internazionali e per farne parte , contribuisce con quote in denaro sonante ed in apporto di reparti armati per le cosiddette missioni di pace cui partecipiamo e ad oggi impegniamo diverse migliaia di soldati che costano : 1004,1 milioni di euro (Decreto Legge 227/2012) da gennaio a settembre 2013 ed altri  330 per arrivare alla fine dell’anno per un totale di un miliardo e 339 milioni di euro, sembra non avere benefici tangibili come Stato ed essendo i cittadini lo Stato ne riceve solo sofferenze e costi. (segue) 


NUDICIVES  10/04/2013



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