venerdì 26 aprile 2013

18 SOLDI* DI VINO, 3 DI PANE, 2 DI COMPANATICO.



Da piccolo ascoltavo incantato la saggezza di mio padre che riusciva sempre a farmi comprendere concetti complicati con semplici aneddoti o racconti.
Ricordo quello del dialogo tra un padre ed una figlia piccola mentre  indica alla figlia di andare a comperare, finalmente, qualcosa da mangiare ora che era riuscito ad avere una lira di compenso per il suo lavoro.  Inutile ricordare che erano periodi in cui la fame era reale perché mancava il pane ed il companatico ed erano giorni che in famiglia non si mangiava. Consegna,  soddisfatto, alla figlia 20 soldi e le dice :  “Mariù(zza), svelta …., corri ….. e compera… (pausa,  deglutisce e quasi gustando al momento) 18 soldi di vino, 3 soldi di pane, 2 soldi di companatico”. La figlia, anche se piccola sapeva anche contare e velocemente, nonostante i morsi della fame e la necessità  di mangiare, perché, anche a lei era venuta l’acquolina in bocca , ma  si rende subito conto che con venti soldi non può comperare “roba” per 23 soldi per cui fa notare al padre questa difficoltà. Risponde il Padre “Allora, Mariù(zza),accatta (compera….) 18 soldi di vino, 2 soldi di companatico, 3 soldi di pane.” La figlia fa nuovamente notare l’impossibilità dell’operazione ed il Padre riprende:“Allora, Mariù(zza), accatta (compera….), 3 soldi di pane, 18 soldi di vino, 2 soldi di companatico.”
Lo scambio di messaggi tra il padre e la figlia durò a lungo ma il padre non riuscì a desistere dal suo “18 soldi di vino” nè a comprendere ciò che voleva comunicargli la figlia e tuttora non ha compreso.
Osservando da decenni il comportamento dei partiti esattamente da 68 anni, a come si sono impadroniti di ogni spazio nello Stato, di come perseguono solo interessi personali o di gruppo o di lobby o di casta, di come hanno riempito di burocrazia e di tasse o accise o balzelli ogni piccolo passaggio che il cittadino deve fare per espletare la sua normale attività sociale sembra d’assistere a quel dialogo sul “18 soldi di vino”.
Il Movimento 5 Stelle  fa notare con lo streaming e con altre forme che vi sono delle terribili ed estreme necessità che il popolo dei cittadini d’Italia, affamati , schiacciati di tasse e balzelli vari, senza lavoro necessitano di trasparenza, di rigore, di ridurre gli spropositati privilegi, di eliminare gli sperperi che su 800,00 miliardi di euro che costa la macchina dello Stato su 1500, 00 di PIL se ne possono tranquillamente eliminare da 200,00 a 300,00 Miliardi di euro, che sulle pensioni di cui ben 125,00 miliardi di euro che interessano le doppie e triple e oltre pensioni si può tranquillamente risparmiare 70,00 miliardi l’anno, che occorre modificare radicalmente il modo di affrontare ogni singolo problema d’Italia.
La risposta è sempre “18 soldi di vino………………..”.
Ora il M5S ha  ricevuto l’ordine di “scongelarsi……..” dal  “Letta” di turno che ripropone sempre il “18 soldi di vino………………..”. e tutta la massa dei commentatori e giornalisti, nel senso che scrivono ogni giorno “ma cosa e perché non comprendono”, trasmettono segni e parole sganciati dalla semantica  o capiscono fischi per fiaschi.
La fame è immensa e loro sono attaccati a privilegi e grassi compensi  il “18 soldi di vino………………..”, ed hanno tutto l’interesse di far apparire il M5S quello che loro sono o desiderano che siano, ma la “bambina” (M5S) ha idee chiare, piedini per terra, esperienza e saggezza perché è il popolo dei cittadini che parla per bocca loro e di questo hanno una feroce paura anzi terrore perché se i giovani del M5S vengono messi in condizioni di operare ( e per questo le due camere del parlamento e senato  sono state congelate nell’attività), operano per come fanno alla Regione Sicilia, come ora  in occasione della discussione sul bilancio, avendo scandagliato nei tempi precedenti le singole pieghe del bilancio che apparentemente era stato fatto con criteri di risparmio e austerità, fatto dai vecchi partiti Pd, Pdl, Udc e lo stesso Governo di Rosario Crocetta presenti all’ARS, scovano guarda caso ben 330 milioni nascosti nei vari meandri per soddisfare sempre le lobby e gli amici degli amici.
E allora lanciamo slogan “Scongelatevi”utilizzando il doppio senso per continuare ciò che il PD meno L pratica da 68 anni in Italia  in modo che il popolo venga confuso.
Ma ciò che è riuscito molto bene dalla nascita della Repubblica, ora è difficile che continui, perché il popolo dei cittadini è presente veramente in parlamento ed al senato  con i giovani del M5S e sono lì impazienti di scandagliare e vedere ogni singola piega delle attività e delle spese delle tasse dei cittadini , e aspettano pazienti per vedere fino a quando durerà la pantomima del PDmenoL e di tutti gli altri decrepiti pseudo partiti per iniziare a vedere, scrutare, scandagliare e amministrare nell’interesse del popolo dei cittadini d’Italia, perché questo fanno i giovani deputati del M5S e tutti i partiti ne sono terrorizzati,  eccetto il popolo dei cittadini.
*Con la riforma monetaria diffusa da Napoleone il soldo divenne pari a 5 Centesimi e 20 soldi formavano una Lira. Con la formazione dello stato nazionale non furono più coniate monete con questa denominazione ma il termine rimase in uso per indicare la moneta da 5 Centesimi. Questa abitudine era ancora ampiamente diffusa dopo la seconda guerra mondiale. Il nome deriva dal latino solidus, una moneta tardo romana e bizantina. Il nome lira è usato dal Medioevo fino al XXI per le monete di diverse nazioni; in particolare la lira italiana è stata la valuta ufficiale dell'Italia fino al 28 Febbraio 2002, quando è stata sostituita dall' Euro. Il nome "lira" deriva dal latino libra ("bilancia"), che, indicherà sia un'unità di peso (in italiano libbra) che un bene, come un'unità monetaria (la libbra d’argento).(

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