Ci siamo imbattuti in una
bellissima favola che pensavamo fosse tale ma si è rivelata una realtà che stordisce.
La coincidenza fortuita di un "MoVimento" non partito che predica trasparenza,
onestà, equità, eliminazione dei costi della politica, eliminazione dei
privilegi, attenzione e considerazione su tematiche come il Microcredito alle
PMI, il reddito di cittadinanza, l’energia,
il territorio, la salute , la democrazia diretta e partecipativa ecc. in parole
povere il M5S e la contestuale coincidenza del desiderio di cambiamento incanalato
nella stessa direzione da parte del popolo dei cittadini d’Italia fanno
riflettere tutti e ognuno ne dà una lettura e interpretazione in base a proprie
convinzioni o religioni o ideologie.
Nell’Ottobre 2012 le
elezioni regionali della Sicilia diventano il banco di prova ove testare questa
singolare coincidenza e mentre la delusione dei votanti siciliani si manifesta
con un’astensione eccezionalmente alta tanto che vanno al voto appena il 53%
degli aventi diritto, una certa parte del popolo, memore delle cocenti
delusioni di anni ed anni di promesse
che si rivelavano vuote e frustranti si erano manifestate con l’astensione; un’altra
parte del popolo timidamente e con timore si riversa sul M5S e porta all’ARS
di Palermo ben quindici deputati su 90 per
sperare, sognare e credere in un
verificabile cambiamento.
La ingenua ma genuina forza delle
idee e dei caratteri e l’entusiasmo di tradurre subito in azione quelle idee e
quei principi del M5S li porta a marciare schierati per varcare la soglia del
parlamento più antico del mondo orgogliosi della missione impossibile che
affrontavano.
Si decurtano gli emolumenti
da 24.000,00 euro a 2.500,00 netti, devolvono la differenza in un fondo per il
microcredito alle PMI, si contentano di un buono pasto di 7 euro solo quando
coincide con le attività parlamentari, documentando i percorsi auto con le
tariffe ACI, si danno da fare con interpellanze e disegni
di legge, ottengono l’eliminazione delle Province, intervengono per fermare il
mostro del MUOS di Niscemi e delle antenne di Terna ecc. rivelando così una
fine intelligenza politica di Cancelleri e dei quindici del M5S.
Il popolo dei cittadini si
rende conto (incredibile!!!!!!) che finalmente si trova di fronte ad un gruppo
granitico, che può anche essere ingenuo ed inesperto ma che onora le promesse e
sposano in toto l’intero M5S in Italia ed a Febbraio 2013 in coincidenza con le elezioni nazionali fanno
esplodere il consenso verso il M5S portandolo in Sicilia a più del doppio e
recuperando ben 19 punti percentuali di astensione, rispetto ad Ottobre 2012,
mentre in Italia danno una immensa fiducia e non disperdono i voti nell’astensione
ma riversano una percentuale del 25,55% di
suffragi al M5S che lo colloca al primo posto come Movimento Politico.
Facendo diventare un vero e
sorprendente caso politico e stordendo analisti e opinionisti e sondaggisti che avevano per nulla valutato ciò che
succedeva in Sicilia e la concretezza e semplicità dell’onorare impegni che i
Quindici del M5S avevano applicato da subito nelle loro semplici e genuine azioni.
Roma viene invasa da un
numero sproporzionato di giovani cittadini deputati del M5S sono 108 alla
Camera e 54 al Senato. Il primo giorno quando si espletano le operazioni di
ingresso alla Camera ed al Senato sfugge agli innocenti ed inesperti giovinetti
che la vituperata casta dei politici e dell’apparato corrotto e corruttore li
stava circuendo con opportunità apparentemente parte della fornitura standard
come il badge, il tablet personale , i documenti ed altro, legate allo status
di deputato o senatore. Opportunità e doni esibiti poi con apparente noncuranza
ma notati da tutti gli attivisti quando parteciparono alle assemblee di
provenienza in tutt’Italia, ma che molti individuarono come ingenuità ma che
potevano essere letti anche come ammaliazione o “status simbol”.
Seguì irrimediabilmente e
rovinosamente la scelta di dividersi per
l’elezione del presidente del Senato “Grasso” e ben 12-14 del M5S votarono il
candidato proposto dal PDmenoelle, seguirono poi l’impossibilità di operare per
due mesi perché i marpioni degli altri partiti resisi conto delle ingenuità e
della sprovvedutezza politica adottarono le contromosse per farli cadere nei
numerosi tranelli loro posti e nel logorarli col tempo e con l’inazione.
I messaggi che arrivavano al
popolo dei cittadini di tutta Italia erano diversi da quelli giunti dai 15
cittadini deputati della Sicilia con in testa il Portavoce Cancelleri.
Il M5S di Roma si rivela
sprovveduto litigioso, imbambolato ma anche lontano dagli insegnamenti e
suggerimenti di Grillo e Casaleggio, e
distante dalle promesse sottoscritte e firmate rivelandosi così una armata sconclusionata,
arbitrariamente interprete di sé stessa, rivelandosi al popolo dei cittadini
non più quella granitica compagine, genuina ma modesta, sana e intelligente come
quelli della Regione Sicilia ma una irriconoscibile disordinata compagine,
amplificata dalla stampa che dileggiava e derideva ogni microscopico episodio
insignificante.
“Timeo Danaos et dona
ferentes” aveva sentenziato Laocoonte inascoltato e fu il disastro di Troia e
la sua rovina.
Immediato arriva il
campanellino d’allarme del popolo dei cittadini, che alle elezioni regionali
del Friuli Venezia Giulia, dell’Aprile 2013, quando ritorna l’astensione e vanno
alle urne solo il 50,51% degli aventi diritto ed il M5S si attesta al 13,75 %
,mentre due mesi prima alle nazionali aveva preso il 27,22% con un meno 13,47%,
che viene letto come al di fuori delle dinamiche elettorali e quindi
insignificante.
La fiducia del popolo dei
cittadini d’Italia nel M5S viene ferocemente delusa dall’operato, dalla miopia,
dalla stupidità politica dei rappresentanti cittadini deputati di Roma siano
essi alla Camera o al Senato.
Hanno voglia di gridare all’ostracismo
dei mass media o alle falsità che distribuiscono quotidianamente, hanno voglia
di lavorare indefessamente nelle commissioni o di presentare ottimi disegni di
legge, purtroppo si sono giocati da subito la reputazione e gli artefici di
questa immagine, diversa da quella conquistata con semplici ma incisive azioni
dei quindici deputati del M5S della Regione Sicilia, sono loro stessi e mostrano
sorpresa ora che i dati di questo passaggio elettorale evidenzia che nelle
città ove si sono presentati, nessun candidato a sindaco è andato al ballottaggio
e che coloro che li avevano votati speranzosi, appena tre mesi prima, sono
ritornati sfiduciati all’astensione.
Dobbiamo ringraziare di
queste performance il gruppo dei M5S alla Camera ed al Senato e augurarci che non inficino anche l’ottimo
lavoro svolto dai Cittadini deputati del M5S della Sicilia e questo lo vedremo
fra due settimane alla tornata elettorale dei 144 comuni della Sicilia ove il
M5S si presenta in 46 comuni.
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