lunedì 4 giugno 2012

66 anni di politica fallimentare? Si può salvare qualcosa? Oppure occorre cambiare Modello Sociale?

Lo spettacolo fornito dai nostri politici, cui si assiste da parecchi anni, ma in modo particolare da quando, con periodicità allarmante, si è presentata l'ultima crisi che ci ha investiti dal 2008 e che dura tuttora, spinge tutti i cittadini a chiedersi :

- Ma a chi abbiamo demandato l'incarico di rappresentarci?

- Possibile che siano così incapaci di affrontare e risolvere con la rapidità che i nostri tempi richiedono i problemi che continuamente si presentano?

- Perchè pensano prevalentemente a prevedere :    - per sè ricche prebende e vitalizzi, per gli amici ed i famigli lo stesso, per gl' istituti bancari, le assicurazioni, gli enti viciniori ogni sorta di agevolazione e di rendite...... mentre per i cittadini elargiscono prevalentemente una immensa mole di promesse...... che attendono di anno in anno la realizzazione.


La reazione, che il popolo dei cittadini, nell'ultima tornata elettorale ha fatto sentire forte e chiaro, come il rumore di una valanga, è l'ennesimo messaggio del livello di sfiducia, sdegno e nausea che ha raggiunto e che dati gli attuali tempi di profonda crisi rappresenta l'ultimo inequivocabile messaggio.

Analizzando attentamente i risultati dell'azione dei politici e gli atti che ne hanno seguito la sintesi complessiva è di un fallimento totale anche se tanti aspetti, tante iniziative, tante leggi sono pregevoli ma il tutto risulta slegato, lento, inadeguato ai tempi velocissimi che percorriamo.

Guardando a ritroso nel panorama dei nostri politici incontro solo ed unico Alcide De Gasperi, che ebbe l'impegno etico verso il popolo dei cittadini e verso il loro Interesse, di tutti gli altri si possono osservare piccole cose o piccolissime mentre la gran mole delle energie erano utilizzate per altri scopi e per altre finalità.

La forza del successo dell'Italia e del suo popolo alberga in ognuno di loro, nelle loro energie, nelle loro imprese, nelle loro intuizioni, nella loro inventiva e creatività, nella loro ricchezza accumulata abbondantemente con i loro sacrifici e che sono state depredate e sperperate copiosamente dalla miopia prevalente dei politici e dei viciniori.

Molto però è stato fatto e che risulta pregevole, ma va scelto e organizzato in un complesso che risulti funzionale e utile per il popolo dei cittadini e sicuramente vi sono tante modalità da salvaguardare in un lavoro veramente faticoso, ma che occorre fare.

Ovviamente occore spazzare l'intera classe politica attuale, per non fare torto a nessuno e specialmente a chi si ritiene indispensabile o che ha una morale diversa dagli altri e che usa termini come populismo per, proterviamente difendere gli ottusi e nascosti interessi.

Purtroppo non si tratta di morale o di altro, ma semplicemente di non essere "à la page " e d'incapacità di adeguarsi ai tempi ma pensando di avere venti o trenta anni pur avendone da 60 a 90; sono indispensabili a se stessi ed alle proprie prebende.

Bisogna sequestrare loro emolumenti, vitalizzi ed ogni lira o euro percepiti abusando della loro funzione e legiferando " ad partitum" a tutto vantaggio proprio  e dei viciniori. 

Bisogna far sentire la voce della indignazione del popolo colpendo le loro tasche stracolme e pretendere la restituzione di ogni euro e lira subdolamente carpita dalle tasse pagate dal popolo italiano per avere privilegi, prebende, garanzie per sè  ed i viciniori e che hanno alimentato il debito pubblico.

Quando possibile occorre chiedere a costoro che occupano indegnamente da 50 a 40 a 30 a 20 a 10 a 5 anni i posti di Deputati o Senatori della Repubblica Italiana perchè elettivi a rappresentare e fare gl'interessi del popolo italiano:

- Chi è responsabile dell'enorme debito accumulato?

- Chi è responsabile della intricatissima burocrazia che ci ritroviamo e che ritarda o paralizza ogni iniziativa ?

- Chi è responsabile del malfunzionamento dell'amministrazione della Giustizia e di ogni altro settore pubblico?

- Chi è responsabile della macchinosità delle Leggi formulate e votate in Parlamento?

- Chi è responsabile dei privilegi accordati alle istituzioni finanziarie , assicurative , di Equitalia e di ogni altro settore similare?

- Chi è responsabile delle leggi che hanno sanato, con il rientro dei capitali dall'estero, i furti(per cui vi è una correità penale) che sono all'origine di tali capitali?

- Chi è responsabile degli enormi divari salariali tra i vari livelli dal più basso al più alto e dei divari tra amministrazioni similari? ( poichè abbiamo scoperto con l'attuale crisi che a pagare è sempre e solo il popolo con le tasse che paga e che garantisce tramite lo Stato, tutto e tutti, ad eccezione degli imprenditori, commercianti, artigiani ecc.)

- Chi è responsabile di ........


Molti hanno ottusamente perseguito piccoli ed angusti obbiettivi senza una visione complessiva circa l'interesse del popolo italiano e specialmente ponendosi la domanda se ciò che facevano era utile e funzionale oppure procurava, nella più acuta ottusità, danni irreparabili a persone, settori o cose.

Bisogna modificare integralmente l'approccio al modello di società e ripercorrere a ritroso la storia per scoprire quali modelli hanno determinato equilibrio, successo e benessere per le varie popolazioni ed abbandonare l'attuale modello sociale che ci ha portato distruzioni, guerre, degrado ambientale e diseguaglianze sociali tra le popolazioni.

venerdì 1 giugno 2012

LA DONNA IL DIO cap 1


Per comprendere e meglio inquadrare i tempi attuali, sia sotto il profilo sociale che ambientale, occorre conoscere la storia degli eventi che ci hanno preceduto e ci hanno prodotto le attuali situazioni.
Perchè siamo passati da un modello sociale ove la integrazione , la collaborazione, il mutuo soccorso, la solidarietà erano la linfa ed il lievito della società, ad un modello sociale ove ha prevalso il solo criterio del Potere?
Riflettere ed analizzare questo percorso significa approfondire il ruolo che hanno avuto la Donna e l'Uomo e il loro influenzamento sul sorgere dei vari modelli sociali.


Inizio a postare  la copertina avanti-retro ed i primi paragrafi del libro
  
"LA DONNA IL DIO"


mentre i restanti capitoli verranno postati nel sito www.nudicives.it





"LA DONNA IL DIO"

 
capitolo primo

FOTOGRAFIA DELLA TERRA

L'intelligenza degli uomini ha prodotto immense conoscenze, che hanno permesso di migliorare la condizione umana. Contestualmente,  l’uomo ha posto le premesse per il sorgere di altrettante condizioni distruttive.
Il disagio ed il malessere si avvertono sia nell’ambiente sia in gran parte delle popolazioni.
Ogni anno il WORLDWATCH INSTITUTE, fondato nel 1974 dall'analista dei problemi planetari Lester Brown, pubblica il suo rapporto annuale “State of the World” per comprendere le connessioni delle problematiche ambientali, economiche e sociali presenti sul nostro pianeta.
In ogni rapporto, dal 1984, è stata descritta la sempre più drammatica situazione della Terra per lo spreco delle risorse energetiche, per il disboscamento, per l'accumulo sempre maggiore dei rifiuti tossici, per l'attacco dell'industrializzazione alla flora e alla fauna nel loro habitat naturale, per l'assottigliamento dei ghiacciai artici, per l'inquinamento delle falde acquifere, per il degrado del suolo, per la scarsa salvaguardia della risorsa acqua, dell'aria e della sua purezza, per l'assottigliamento dello strato d'ozono, per il riscaldamento del pianeta, per la sempre più rapida estinzione di molte specie viventi, per l'incapacità di salvaguardare il patrimonio principale dell'umanità intera che è la  TERRA (l'ambiente in cui essa stessa vive e si sviluppa).
Lievi sono i miglioramenti osservati . (di queste disastrose condizioni ambientali)
Mentre, dal punto di vista sociale, sono state sottolineate dallo stesso Istituto, le crescenti iniquità e diseguaglianze nel benessere e nel reddito , che rischiano di generare enormi conflitti fra paesi diversi e all'interno degli stessi paesi.
Contemporaneamente le più prestigiose riviste scientifiche ci informano delle quotidiane scoperte in ogni ordine di conoscenza scientifica; progressi impensabili nella medicina, nei farmaci, nella chirurgia; progressi formidabili nell'uso delle macchine industriali (robotizzati), delle macchine per uso personale e domestico(automobili, elettrodomestici) che inorgogliscono l'intera umanità.

" I progressi della cosmologia, delle scienze della terra, dell'ecologia, della biologia, della preistoria, hanno modificato e modificano le idee sull'Universo, sulla terra, sulla vita e sull'uomo stesso. "
La popolazione del pianeta, grazie alle conquiste scientifiche e tecnologiche, si è moltiplicata per mille negli ultimi 10.000 anni, da quando cioè l'uomo viveva ancora sostanzialmente in equilibrio con il suo ecosistema.
In epoca recente, soprattutto con la Rivoluzione industriale del XIX secolo e con i progressi nel debellamento delle malattie infettive e nella produzione di alimenti che l'hanno accompagnata, si è verificata una vera e propria esplosione demografica ; si è passati dal primo miliardo del 1830 agli attuali 6 miliardi. Ogni giorno che passa ci sono oltre 220.000 persone in più sulla Terra.
Questo percorso storico che ci fa partire da circa 10000 anni fa è contrassegnato da continui conflitti tra popolazioni , dalla nascita ed estinzione di ricchissime e preziosissime culture; dalla produzione e distruzione di monumenti eccezionali per bellezza, grandezza e significato.
Le guerre hanno contraddistinto continuamente il cammino delle popolazioni. Il ventesimo secolo vanta il record di danni a causa delle guerre con un bilancio complessivo di circa 110 milioni di morti, a cui si vanno a sommare i danni all'economia globale dovuti alle spese militari, a quelle per la ricerca nel settore militare, a quelle per lo smantellamento delle testate nucleari e per la decontaminazione ambientale.
Sembra quasi che ci sia una equazione tra progressi scientifici e tecnologici e contestuale aumento delle condizioni distruttive che si ripercuotono nel complesso delle relazioni ambientali , economiche e sociali del pianeta Terra.
Mentre ci inorgogliamo nell'ammirare i tesori artistici, monumentali e tecnologici prodotti in varie epoche e specialmente nell'immediato, dobbiamo nel contempo constatare che le popolazioni in continuazione attivano processi catastrofici e nichilisti.


EVOLUZIONE (NARRAZIONE DELLE ORIGINI)

L’evoluzione della specie umana ha attraversato, per milioni di anni, un tempo difficilissimo. Gli studi di paleontologia umana, che studia gli esseri umani e la loro evoluzione biologica e di preistoria, che studia il comportamento e gli oggetti che hanno lasciato gli uomini, ci illuminano nella formulazioni delle ipotesi evolutive.
Il ritrovamento di fossili ci testimonia questo percorso e ci documenta che numerosi fattori lo hanno orientato: l’ambiente, la dieta, il clima ecc. .
I paleontologi si sono resi conto che “l’evoluzione non è un processo ingegneristico di assemblaggio di parti, ma piuttosto un susseguirsi di salti di complessità”. (Prigogine,1987)
“Gli esseri umani sono contigui a tutte le altre forme viventi e non, il cui tempo-zero è la condizione iniziale dell’evoluzione. Di lì in avanti ognuno avrebbe preso la propria strada probabilistica, come in una esplosione galattica senza ritorno, seguendo traiettorie controllate dalla matematica del caos. L’evoluzione umana non è lineare e si collega alla dinamica dei sistemi complessi, che non possono essere pienamente descritti da alcun sistema  di equazioni.” (A. Salsa)
Il processo di ominazione, nel momento in cui raggiunge la “stazione eretta”, ha il suo inizio, il suo “a partire da”.
La paleoantropologia, fino a questo momento, ci ha documentato il fatto, che l’uomo non è il prodotto finale dell’evoluzione ma un semplice stadio.
Uno sguardo ai segmenti evolutivi e tassonomici di  Jan Tattersall, ove compare l’insieme degli antenati dell’uomo, ci prospetta :
-          che prima dell’Homo sapiens sapiens non eravamo soli ,
-          che l’origine degli esseri bipedi ha scenari prioritariamente africani  e successivamente europei ed asiatici anche se in diversificati contesti ambientali ,
-          che l’insieme degli antenati dell’uomo si ipotizza sia investito da complessi collegamenti filogenetici.
Un atteggiamento distaccato e relazionistico, rispetto a tutte le congetture ,circa il modo di essere,di vivere e di evolvere della specie umana , risulta essere il modo migliore per affrontare questi argomenti.
Poiché l’evoluzione delle nostre conoscenze in campo molecolare, atomico, archeologico, chimico, paleontologico, psicologico, ecc. ci danno il modo di leggere, con un’ottica sempre più aggiornata e più complessa, quello, che ci potrà apparire come interpretato in modo parziale e forse inappropriato.
Limitandoci a ciò che sembra più definito e conosciuto e cioè l’uomo moderno, tutti gli studiosi sembrano concordi nel definirlo appartenente esclusivamente all’Homo Sapiens Sapiens (uomo di Cro-Magnon), i cui reperti fossili lo fanno comparire ed evolvere in Africa da circa 100.000 anni in qua.
Il ritrovamento, in Europa, di fossili e testimonianze risalenti a 40.000 anni fa, testimoniano di una contemporanea coabitazione  tra esseri umani moderni (Cro-Magnon) e neandertaliani, che allo stesso tempo fa sorgere numerosi interrogativi circa la durata della coabitazione (ca. 10.000 anni), le modalità in cui si svolse e come terminò.
A queste domande è difficile rispondere ed in particolare alla durata della coabitazione, poiché le interazioni fra i due gruppi sembrano limitate. I prestiti culturali furono ben pochi e i due gruppi mantennero sostanzialmente le loro identità (nelle lavorazioni dell’osso, nelle realizzazioni di punte di selce adozione di oggetti ornamentali, nella  costruzione di utensili in genere) anche se convissero per migliaia di anni.
Le varie ipotesi interpretative hanno provocato molte discussioni fra gli studiosi di preistoria, ma quale possa essere la interpretazione più corretta , resta il fatto che i neandertaliani si sono estinti (ca. 30.000 anni fa) e gli uomini di Cro-Magnon hanno proseguito la loro evoluzione.
Nei quasi diecimila anni in cui i due gruppi hanno abitato le terre europee anche se a qualche centinaio di  chilometri di distanza (vedi nella penisola iberica  i Neandertaliani a sud e i Cro-Magnon al nord , non superando la linea del fiume Tago) non vi è alcuna traccia di eventuali scontri e tantomeno vi è testimonianza della fine del gruppo Neandertaliano ad opera o per aggressione degli uomini di Cro-Magnon.


segue............